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lunedì 30 aprile 2012

Dal Parlamento europeo indicazioni contro l'incenerimento dei rifiuti

Si tratta della relazione sulla revisione del sesto programma d'azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma e di quella sulla ''Strategia europea per la biodiversità 2020'' che contengono il divieto di incenerimento dei rifiuti a vantaggio del riciclaggio e indicazioni a tutela della biodiversità dal sito http://www.adnkronos.com 
Passano al Parlamento europeo due importanti rapporti su ambiente e biodiversità: si tratta della relazione sulla revisione del sesto programma d'azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma e di quella sulla ''Strategia europea per la biodiversità 2020'' che contengono il divieto di incenerimento dei rifiuti a vantaggio del riciclaggio e indicazioni a tutela della biodiversità.

Nel testo che detta le linee guida del Settimo programma sull'Ambiente si legge che la Commissione deve prevedere ''obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati''. Per quanto riguarda invece il rapporto sulla biodiversità, con l'approvazione del rapporto dell'eurodeputato Alde Gerben-Jan Gebrandy si sottolinea il bisogno di un maggior impegno a livello europeo per fermare la perdita di biodiversità entro il 2020, compiendo passi quali il restauro degli ecosistemi danneggiati e il rafforzamento della protezione di specie animali e habitat minacciati.

Tra i provvedimenti più urgenti, un'attività di pesca e agricoltura sostenibili e lo stop allo sfruttamento indiscriminato di foreste e territorio. Si tratta di ''misure concrete per arrestarne la perdita", commenta il parlamentare europeo Andrea Zanoni (Italia dei Valori), sottolineando che "i rifiuti devono diventare una risorsa".

"Adesso la Commissione segua la linea indicata dal Parlamento e compia azioni concrete per salvaguardare la biodiversità, proteggere l'ambiente e chiudere una volta per tutte con pratiche obsolete e pericolose come l'incenerimento dei rifiuti'', aggiunge l'erodeputato commentando l'approvazione dei due rapporti da parte dell'Aula di Strasburgo.

"L'Europa può e deve giocare un ruolo chiave nella protezione della biodiversità e nella lotta ai fenomeni che minacciano anche la nostra salute come l'incenerimento dei rifiuti - aggiunge Zanoni - La nuova strategia di ripresa economica Ue presentata a Strasburgo va nella direzione giusta. Mi auguro che anche il governo italiano voglia seguirne le indicazioni, in merito a green economy, salute e nuove tecnologie, alla lettera''.

venerdì 27 aprile 2012

Firenze: URBANISTICA CONTRATTATA A CASTELLO

 

 

CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI-FIRENZE

 

URBANISTICA CONTRATTATA  A CASTELLO

 

 

 

Leggiamo sulla cronaca locale di La Repubblica del 24 aprile che la difesa dell'ex assessore Biagi ripropone i temi di una intervista al Procuratore Quattrocchi, ripresa anche da un articolo di Andrea Barducci, sulla possibilità o meno di contrattare l'urbanistica. Sostiene l'autorevole avvocato Lucibello che l'ex assessore avrebbe operato a Castello per evitare di "creare una enclave" una di quelle "villes nouvelles divenute dormitori dove alligna il rancore sociale, il disagio e la delinquenza", citando in proposito le raccomandazioni dell'arch. Renzo Piano di perseguire la biodiversità in chiave urbana e di lavorare sulla diversificazione ad ogni livello. 

Ma già nel '93 il PRG adottato dalla giunta Morales, così stabiliva per l'area di Castello: "L'edificabilità è riservata al Comune e/o agli enti istituzionali per la realizzazione di attrezzature e servizi per il 32% circa, mentre per il resto è destinata a funzioni private: residenziali, artigianali, industriali, terziarie, ricettive, di spettacolo, escludendo soltanto le attività inquinanti, rumorose o che attraggono traffico pesante". Ecco quindi garantita la diversificazione ad ogni livello e la pluralità di funzioni di cui parla Renzo Piano il quale, per inciso, fu convocato prima che scoppiasse lo scandalo dall'allora sindaco Domenici per un incarico proprio a proposito di Castello, ma decise dopo un breve colloquio di non farne di nulla. Forse non lo avevano convinto quelle continue varianti ai parametri di PRG, alla convenzione e al Piano Particolareggiato su cui alla fine ci si era incartati.

Continua poi l'avvocato sostenendo che gli incarichi all'arch. Savi ed all'arch. Casamonti sarebbero stati giustificati dalla necessità di garantire in quell'area un intervento di qualità, anziché fare una città dormitorio, con "i casermoni squadrati ed un planivolumetrico da caserma". Queste affermazioni non possono non richiamarci alla mente un altro elemento significativo del Piano di Castello: la Scuola per sottufficiali dei carabinieri, che nel PRG del '93 doveva occupare 16 ettari con un volume di circa 200.000 mc. Ancor prima di Biagi e di Domenici,  Primicerio e il suo assessore Bougleux avevano consentito che la scuola triplicasse le sue volumetrie occupando una distesa di suolo ben maggiore, configurandosi proprio come una gigantesca caserma, vera spina nel fianco per l'intero insediamento: come ha fatto a lievitare così tanto e così malamente?

L'accusa del legale alla Procura di avere una visione "burocratica, obsoleta e dannosa dell'interesse pubblico", interesse che sarebbe invece concentrato nella trattativa col privato (a proposito, che fine ha fatto il parco/bosco di 80 ettari che doveva conferire l'effettiva qualità urbana all'intera area?), è del tutto risibile. Qui occorre riprendere le fila del dibattito originario e delle questioni generali.

Partendo dal presupposto che l'urbanistica è materia "regolata da complessi reticoli normativi", la formazione del momento normativo, al quale è auspicabile che partecipino, oltre agli uffici competenti, anche i cittadini che ne hanno interesse, è cosa ben diversa dall'applicazione della norma. Il momento normativo, una volta definito, non può essere né contrattato né concertato, poiché deve valere erga omnes e garantire l'interesse pubblico.

Se poi, nell'ambito della norma generale, l'Amministrazione intende "concertare" con determinate categorie di privati alcuni caratteri specifici dell'applicazione della norma generale, a nostro avviso lo può fare purché sussistano due condizioni: la prima è che tale procedimento avvenga alla luce del sole, la seconda è che le regole complementari individuate valgano per tutti.

 

Appare pertanto del tutto giustificata l'ironia del Procuratore Quattrocchi quando dice di aver incontrato a Firenze una categoria a lui prima sconosciuta, quella della "urbanistica contrattata" intendendo con questo termine l'accordo, decisamente poco trasparente, che di volta in volta l'Amministrazione stabilisce con un solo soggetto interessato ad una determinata operazione immobiliare, forzando o contravvenendo le regole stabilite dalla normativa, proprio come sembra avvenuto nel caso dell'area di Castello.

Firenze: TRENI IN CITTA'

CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI-FIRENZE

 

TRENI IN CITTA' O

SISTEMA FERROVIARIO INTEGRATO?

 

 

 

Secondo Mauro Moretti AD del Gruppo Ferrovie dello Stato i problemi di mobilità delle aree metropolitane dipendono dal fatto che le città italiane seguono il modello della "città giardino" (sic). Lo ha detto a Firenze al Convegno nazionale "Treni in città" organizzato lo scorso 20 aprile dalla Regione Toscana e da Legambiente sul tema del Trasporto Pubblico Locale. Facendo uno spericolato confronto tra Firenze e New York Moretti ha detto che dovremmo smettere di sognare bellezza e sostenibilità ripensando invece la forma delle nostre città. Forse biasimava la città diffusa o forse auspicava la costruzione di grattacieli nei centri storici. Fatto sta che il nervosismo del Convegno – dimostrato anche dal fatto che all'esterno c'erano più poliziotti che manifestanti noTAV – è aumentato.

Ermete Realacci per Legambiente si è indispettito ed Enrico Rossi Presidente della Regione Toscana si è scaldato prendendosela - ma tu guarda - con i comitati e i referendum per il ritardo nell'avvio dei cantieri delle  tramvie.

Al di là di analisi e soluzioni piuttosto scontate emerse dal breve Convegno il vero tema era un altro. Proprio nel momento in cui, anche in seguito alla crisi economica, aumenta la domanda di trasporto pubblico nelle aree urbane, ci si accorge che non ci sono più soldi perché le risorse sono finite nelle Grandi Opere, specialmente inutili e costose come il sottoattraversamento TAV di Firenze (tre mld di euro) che per Rossi va fatto "presto e bene". Oppure finiscono nei nuovi treni da 360 km/h, assolutamente inadatti al territorio italiano.

Tenendo poi conto che Ferrovie dello Stato controlla numerose aree ferroviarie dismesse, se Moretti parla di densificazioni edilizie ad un convegno sui trasporti c'è da temere il peggio, cioè casermoni invece di stazioni. Per il trasporto locale - ci dice - ci sarà da spendere ben poco: solo i ricavi dell'Alta Velocità hanno potuto impedire un taglio del 15% dei treni per i pendolari.

Insomma l'AV concepita in Italia a spese del trasporto locale, dovrebbe al tempo stesso finanziarlo. Insieme all'incertezza finanziaria e alla mancanza di pianificazione sono queste incongruenze a rendere insostenibile per l'Italia il confronto con i più virtuosi esempi europei. E' quanto denunciano esperti e amministratori locali, ma i governi da una decina d'anni concepiscono le liberalizzazioni solo come tagli e non come occasione per una ottimizzazione del servizio.

 

In Toscana malgrado i dati positivi snocciolati dai vertici regionali e confermati dal rapporto Pendolaria 2011, restano ritardi e contraddizioni. Ci sono carenze gravi nella dotazione infrastrutturale – sulla Rovezzano-Figline, nel nodo di Firenze, sulla Pistoia-Lucca e su tutte le linee non elettrificate. Ci sono carenze gravi nell'integrazione modale e nel coordinamento delle politiche. Risulteranno scarse le connessioni tra treni e tram a Firenze anche a rete tranviaria completata.

Come dichiarano RFI, Regione, Comune e Provincia di Firenze nell'Accordo sottoscritto per il nodo AV, una volta realizzato il sottoattraversamento "permarranno alcuni elementi di criticità che sembrano limitare  la possibilità di esercire i diversi servizi di superficie".

 

 

Insomma i faraonici lavori per tav E TRAMVIE , non serviranno a realizzare un Servizio DI TRASPORTO Metropolitano CHE, UTILIZZANDO LA RETE FERROVIARIA LOCALE E BASANDOSI sui nodi funzionali, SIA organizzato per linee suburbane e coordinato con i servizi su gomma.

 

SERVIRANNO DI PIù, invece, A COOPSETTE coooperativa di Reggio emilia che, con alcune tra le più qualificate imprese specialistiche per la COSTRUZIONE di tunnel, sta realizzando il sottoattraversamento di firenze. 

sabato 21 aprile 2012

I tunnel TAV fiorentini stanno seppellendo quel che resta di credibilità della classe politica

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 21 aprile 2012

I tunnel TAV fiorentini stanno seppellendo quel che resta di credibilità della classe politica.

 

Il Comitato Notunneltav di Firenze, che da anni si oppone alla realizzazione dell'opera più inutile e costosa che si vorrebbe imporre alla città, è senza parole davanti alle dichiarazioni rilasciate, al convegno “Treni in Città”, dall'AD di FS Mauro Moretti e rilanciate con enfasi dalla Regione Toscana: “Accanto alla sostenibilità ecologica, che noi tutti auspichiamo, serve anche la sostenibilità economica”.
In un momento di crisi economica come non si ricorda dagli anni '30 del secolo scorso, mentre le uniche parole che escono dalla bocca del governo sono “tagli” e “risparmi”, mentre il servizio ferroviario è ben rappresentato dai treni che perdono pezzi in viaggio, quando esiste per Firenze un progetto per realizzare nuovi binari in superficie a costi irrisori, all'indomani della decisione della Germania di abbandonare il progetto “alta velocità all'italiana” perché insostenibile economicamente, si pensa di buttare qualche miliardo di euro in un'opera, come il Passante AV, che non ha nessuna utilità e che è un attentato al fragile ambiente su cui la città è costruita!
Le persone del Comitato si chiedono per quanto tempo, manager e politici, pensano di poter continuare a prendere in giro i cittadini con dichiarazioni assolutamente fantastiche. Il presidente della Regione Enrico Rossi e l'assessore Luca Ceccobao farebbero bene a ricordare che la fiducia degli Italiani nei partiti è al 4%. Certamente continuare a sostenere un'opera il cui unico beneficiario è Coopsette, contribuirà alla crisi di credibilità della classe politica cui appartengono.

Comitato Notunneltav Firenze

338 3092948

mercoledì 18 aprile 2012

FIRENZE: LA CRESCITA




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI-FIRENZE

LA CRESCITA A FIRENZE


  2005 

      
          2012           
        
 

venerdì 13 aprile 2012

A TUTTA PALAFITTA!!!

Purchè si facciano costruzioni stile "palafitte" ( la storia insegna!!), e si spendano una marea di quattrini  (nel caso di progetti per la gestione dei rifiuti: soldi NOSTRI) per fare le opere di riduzione del rischio idraulico come  casse espansione, laminazione, risagomature degli alvei, ecc ecc, strada spianata per impianti di stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Tho!! Guarda, guarda!! L'inceneritore di Selvapiana è proprio tra questi!!

Selvapiana - Là dove non si poteva.....ora si può! Alla faccia della TUTELA!!!

DivietoVogliamo condividere con Voi tutti una riflessione sulla questione delle modifiche alla LR 66/2011 in cui 2 articoli ( 141 e 142)  regolano oltre alla tutela dei corsi d'acqua, le costruzioni in "Aree in Pericolosità Idraulica MOLTO ELEVATA". Gli articoli in questione furono inseriti nella Legge finanziaria del 2012 pubblicata a dicembre 2011 ( dopo quindi gli eventi alluvionali della Lunigiana ecc). Si tenga anche presente che i vincoli riguardavano solo il 4% del territorio della regione ( e il 7% delle zone pianeggianti)!!!
Questi articoli di fatto impedivano la costruzione dell'inceneritore di Selvapiana se prima non si fosse declassato l'area da Pericolosità Idraulica Molto Elevata (PI4) a -soltanto- elevata (PI3) (ex art. 142, comma 6 lettera d). Cosa che comunque richiedeva un pò di tempo e la disponibilità dell'Autorità di Bacino dell'Arno a declassarla.

La Spezia: No alla notte bianca patrocinata da Enel, salute e dignità non sono in vendita!

SPEZIAVIADALCARBONE - Comitato di Cittadini

Comunicato Stampa 13 Aprile 2012

Partecipazione del Comitato SpeziaViaDalCarbone all'iniziativa delle liste
civiche a sostegno di Giulio Guerri
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone parteciperà all'incontro "Il problema Carbone alla Spezia". L'incontro è organizzato dalle liste civiche "Per la Nostra Città" con Giulio Guerri e "La Spezia che Vogliamo!" Aria Pulita e Salute.

Cave di "marmo" a Siena: interessa piu' il carbonato di calcio

Il problema delle cave di "marmo" esiste anche in Comune di Sovicille (Siena).  Delle 6 cave attive, 3 producono esclusivamente marmo granulato e carbonato di calcio, esattamente come denunciato nelle Apuane.  Le altre tre producono anche blocchi di marmo, ma spesso i blocchi non arrivano al 20% del totale scavato, come vorrebbe il piano regionale PRAER.  Ancora peggio, cinque cave sono nel SIC Montagnola Senese (area tutelata a livello europeo per la natura) dove cave di pietra ornamentale possono esistere soltanto se estraggono "materiale unico non disponibile altrove".  Ovviamente, il granulato non e' di tale categoria!  In attach alcune foto.
Due cave della Montagnola Senese:

giovedì 12 aprile 2012

Il Der Spiegel e Salviamo le Apuane

Da Eros Tetti
La battaglia di "Salviamo le Apuane" sta diventando sempre più europea, nel momento in cui scrivo una troupe della televisione nazionale tedesca sta facendo un servizio da mandare in prima serata su quello che è considerato il più grande disastro ambientale d'europa. Dopo qualche giornale inglese, oggi sul Der Spiegel è uscita una intervista ad Elia Pegollo del movimento Salviamo le Apuane (nel link sotto).
Mentre se ne accorge la stampa internazionale e gli ambientalisti di tutto il mondo questa battaglia sembra ancora interessare poco gli ambientalisti italiani. Forse un giorno si accorgeranno che tra quelle montagne di marmo si stava distruggendo un patrimonio unico, forse...
http://www.wildheartoftuscany.com/sezioni/eventi/75-lucca/199-der-speigel-alpi-apuane.html
Inoltre proprio in questi giorni sono aperti due importanti "contaddittori sintetici" per la storica cava della Focolaccia e le cave del bellissimo Pizzo D'Uccello.
http://www.wildheartoftuscany.com/sezioni/eventi/77-massa-carrara/196-sintetico-contraddittorio-attivita-estrattive-parco-alpi-apuane.html

SALVIAMO LE APUANE!

giovedì 5 aprile 2012

Tangenziale Lesignano - Comunicato su sentenza del Tar

La sentenza del Tar di Parma che accoglie il ricorso contro il progetto della tangenziale di Lesignano, inoltrato dalla nostra Associazione e da 17 cittadini, ha innanzitutto il valore di restituire fiducia e speranza a tutti coloro che hanno a cuore non solo le sorti di questa terra martoriata da una falsa idea di sviluppo e dagli interessi dei cementificatori, ma anche le sorti delle istituzioni democratiche.
Troppe volte infatti, in questi anni di battaglie politiche contro queste amministrazioni cieche e sorde, abbiamo incontrato la sfiducia e la rassegnazione della gente, intimidita da un'arroganza che si manifestava nelle parole e nei fatti, fino all'azzardo ostinato dell'avvio dei lavori nella stagione autunnale, ignorando ostentatamente l'imminenza delle decisioni del Tar, anzi, lottando contro il tempo nella speranza di mettere il tribunale di fronte al fatto compiuto. L'idea che la ragionevolezza e il buon senso non contassero più nulla di fronte a un potere politico che si permetteva di ignorare le frane segnalate sulle carte del PRG e che agiva senza ascoltare la lunga esperienza di cittadini competenti e le perizie di autorevoli professionisti, ignorando le 437 firme raccolte a nostro sostegno, stava incrinando il senso della democrazia che deve basarsi sul dialogo, sulla possibilità  del contraddittorio, sul principio della prudenza e del rispetto della natura, delle persone e delle leggi.